Domenica, 12 giugno 2022 – Santissima Trinità – Solennità                                           Gv 16,12-15

La Solennità di oggi ci rivela il volto del nostro Dio. Egli è comunione, è un solo Dio, un solo Signore in tre Persone. Sant’ Agostino, in questa comunione d’amore, definisce il Padre “l’Amante”, colui che da sempre ama; il Figlio “l’Amato” colui che è totale accoglienza del Padre; lo Spirito Santo “l’Amore”, che unisce il Padre e il Figlio in un abbraccio eterno. In questa relazione d’amore siamo stati inseriti anche noi nel giorno del nostro Battesimo e in essa viviamo, esistiamo, ci muoviamo, anche se non ne siamo sempre consapevoli. Il Dio Trinità ci doni di gustare a sua dolce amicizia in attesa di godere per sempre della sua visione beatifica.

                                                            

Lunedì, 13 giugno 2022                                                                                                                    Mt 5,38-42

Con le parole di questo Vangelo Gesù non chiede a noi di subire passivamente il male sperando in una ricompensa futura ma ci invita invece a reagire, non perpetuando il male, ma rispondendo ad esso con il bene. Solo così si può spezzare la catena del male! Il male è come un “vuoto” di bene e noi possiamo riempire questo vuoto solo con ciò che è “pienezza”, cioè il bene, l’amore. Facciamo nostro l’invito che san Paolo rivolge ai cristiani di Roma: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene”.

  

Martedì, 14 giugno 2022                                                                                                                Mt 5,43-48

Il Vangelo di oggi chiama tutti noi a vivere il precetto dell’amore fino alla fine, fino ad amare coloro che, secondo il nostro giudizio, non sono degni di amore. Siamo invitati a fare nostro ciò che san Paolo scrive agli abitanti di Corinto: “La carità è magnanima … non si adira … non tiene conto del male ricevuto … Tutto scusa … tutto sopporta”. Solo così potremo essere riconosciuti come figli del Padre celeste che ama tutti senza distinzione perché ogni figlio è prezioso ai suoi occhi.

 

Mercoledì, 15 giugno 2022                                                                                                          Mt 6, 1-6.16-18

Gesù oggi ci invita a scendere nel nostro cuore per smascherare ogni insidia farisaica che rende vana la nostra preghiera, il nostro digiuno e la nostra elemosina. La ricerca dell’apparire, dell’essere visti, dell’essere riconosciuti rende “insignificante” (cioè senza un vero senso, senza significato) ogni nostro gesto. E’ nel segreto, nel profondo del nostro cuore la radice della nostra verità e autenticità. E’ lì il luogo in cui solo il Padre può vedere, può entrare, ed è solo lì che riceveremo la nostra ricompensa. Tutto il resto è solo vanità, destinato ben presto a finire.

 

Giovedì, 16 giugno 2022                                                                                                               Mt 6,7-15

Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno”. Queste parole di Gesù sembrerebbero quasi un invito a non chiedere (addirittura a non pregare!) in quanto il Padre conosce ciò di cui noi abbiamo bisogno. Ma non è così. Spesso siamo noi che pensiamo di  sapere qual è il nostro bene e lo chiediamo a Dio e se non riceviamo risposta rimaniamo delusi. La preghiera del Padre nostro, quindi, ci insegna prima di tutto a relazionarci con un Dio che è Padre, poi a chiedere ciò che è il meglio per ciascuno e infine ci chiama a vivere da fratelli la cui caratteristica principale è quella di sapersi perdonare. Chiediamo al Signore non solo di pregare il Padre nostro sempre più consapevolmente,  ma soprattutto di viverlo nel concreto della nostra vita.

 

Venerdì, 17 giugno 2022                                                                                                               Mt 6,19-23

L’occhio è definito da Gesù come “lampada” del corpo affinché il piede non inciampi, la mano non sbagli e il corpo rimanga luminoso e non si trovi al buio. Così è Cristo per ogni anima. Se ci lasciamo guidare da lui “non cammineremo nelle tenebre ma avremo sempre la luce della vita” (cfr. Gv 8,12) e compiremo opere di bene che diventeranno il nostro tesoro. Allontaniamo quindi ogni tenebra dal nostro cuore per poter risplendere come figli della luce.

                                                     

Sabato, 18 giugno 2022                                                                                                                 Mt 6,24-34

Di quanti affanni e preoccupazioni è spesso costellata la nostra vita. Questo perché ci dimentichiamo che abbiamo un Padre e pensiamo di dover affrontare da soli ogni avversità. Gesù oggi ci invita ad un pieno abbandono nelle mani di Dio il quale ci aiuta ad affrontare le difficoltà che fanno parte della vita. Domani celebreremo la Solennità del Corpo e Sangue di Cristo. Questo è il vero cibo che dobbiamo sempre cercare! Questo è il pane che il Padre ci dona attraverso il quale diventiamo eredi della vita eterna. Cerchiamo sempre questo pane disceso dal cielo e tutto il resto ci verrà dato in aggiunta.