Domenica, 25 dicembre 2022 – Natale del Signore                                                        Gv 1,1-25

«Dio nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato»
La Liturgia di questa grande solennità cambia il nostro sguardo, lo rende più profondo e ci apre ad un orizzonte più ampio, introducendoci, già ora, «nel seno del Padre», come ci ricorda il Vangelo. Ecco, allora, che il mistero dell’Incarnazione di Cristo non è semplicemente un fare memoria del passato, ma ci spinge nel futuro, apre una breccia sulla meta che ci attende.
Come abbiamo ascoltato nella Lettera agli Ebrei, Cristo è venuto a parlarci del Padre e, dopo aver compiuto la purificazione  dei peccati con la sua passione, morte e risurrezione, sedette alla destra di Dio. A chi lo accoglie, Gesù dà potere di diventare figli di Dio.
È contemplando il suo Mistero, che trasforma la nostra vita, che anche noi, come Giovanni Battista, possiamo divenire suoi testimoni luminosi, popolo in cammino verso la vita immortale.

 

Lunedì, 26 dicembre 2022 – Santo Stefano                                                                       Mt 10,17-22

«Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra del Padre»
A conferma di ciò che dicevamo ieri, la festa di santo Stefano, primo martire, ci immerge nella contemplazione dei cieli che Cristo, con l’Incarnazione, ci ha aperto mettendoci in comunicazione con Dio per mezzo dello Spirito Santo.
Ecco che la contemplazione della meta del nostro pellegrinaggio terreno ci permette di accogliere lo Spirito Santo che ci dona la grazia e la forza per affrontare le prove e le fatiche della vita e del nostro essere figli di Dio.
Attingiamo con gioia alla sorgente della grazia che è l’Eucaristia, perché anche noi, come santo Stefano, possiamo amare anche i nostri nemici ed entrare nel regno che Dio ha preparato per noi suoi figli.

 

Martedì, 27 dicembre  – San Giovanni                                                                                Gv 20,2-8

«Vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi»
Oggi, festa di san Giovanni evangelista, icona del discepolo cristiano, colui che vede in profondità  che crede e annuncia al mondo la grande svolta della storia nel Signore Risorto. Per questo motivo la Chiesa legge il Vangelo dell’evento pasquale della Risurrezione, in quanto dalla Pasqua, scaturiscono tutti i giorni santi, compreso il Natale; o meglio, il Natale del Signore acquista senso e significato dalla Pasqua.
Ecco che questa festa ci invita ad allargare il nostro orizzonte, passando da
una visione attenta la particolare ad una visione d’insieme, ossia dal Mistero del Natale alla contemplazione di tutti i Misteri della Salvezza che si compie nella Pasqua di risurrezione.

 

Mercoledì, 28 dicembre 2022– Santi Innocenti                                                               Mt 2,13-18

«Gesù Cristo è la vittima di espiazione per i nostri peccati:
anche per quelli di tutto il mondo»
Quanti innocenti martiri vediamo anche ai nostri giorni: perseguitati a causa della fede in Cristo, profughi, ultimi, indifesi, vittime di violenza di ogni genere … Tutto questo a causa di quale motivo?
Probabilmente perché anche oggi, in vari modi, cerchiamo di ‘uccidere’ Gesù attraverso l’egoismo e la ricerca del proprio interesse personale.
Ma, come spesso ci ricorda Papa Francesco, noi abbiamo il cuore pronto ad ascoltare il grido che sale a Dio da tutte le vittime del mondo? Facciamo nostro questo grido? Sappiamo ancora piangere per tutto ciò che accade?
Questo è essere in comunione con Dio e con i fratelli e le sorelle, come ci ricorda la prima lettura di oggi. Solo un cuore colmo di amore sa vedere in coloro che soffrono l’Incarnazione di Cristo.


Giovedì, 29 dicembre 2022 – Quinto giorno dell’Ottava di Natale                             Lc 2,22-35

«Mosso dallo Spirito Santo»
Nei giorni scorsi abbiamo visto come il Natale del Signore cambia il nostro sguardo aprendoci un ampio orizzonte: dalla contemplazione del mistero dell’Incarnazione alla Gerusalemme celeste, delineando il pellegrinaggio dal grembo di Maria al grembo del Padre, dove si trova Cristo il quale, alla fine dei tempi, ritornerà nella gloria. Ecco la prima e l’ultima venuta. Sappiamo però che c’è una venuta intermedia, quella del quotidiano.
Oggi il Vangelo, con la figura del vecchio e saggio Simeone ci indica per mezzo di ‘chi’ possiamo riconoscere la presenza di Cristo nell’oggi della storia: lo Spirito Santo.
È lui che cambia i nostri occhi, è lui che ci comunica la vita di Dio trasformando la nostra esistenza, facendo si che il Cristo non solo si sveli ai nostri occhi ma si manifesti attraverso la nostra persona. Il mistero dell’Infinito che fa talmente piccolo da prendere dimora in noi affinchè lo generiamo al mondo.


Venerdì, 30 dicembre 2022 – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe           
Mt 2,13-15.19-23

«Alzati, prendi conte il bambino e sua madre!»
Con il Salmo 128 varchiamo la soglia della casa, entrando in punta di piedi nell’intimità della famiglia che troviamo seduta alla mensa festiva. Al centro troviamo il padre e la madre e tutta la loro storia d’amore. Ecco l’icona della famiglia cristiana.
L’Esortazione Apostolica ‘Amoris Laetitia’ dice al riguardo: «La coppia che ama e genera la vita è la vera “scultura” vivente capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. Perciò l’amore fecondo viene ad essere il simbolo delle realtà intime di Dio. La capacità di generare della coppia umana è la via attraverso la quale si sviluppa la storia della salvezza. In questa luce, la relazione feconda della coppia diventa un’immagine per scoprire e descrivere il mistero di Dio, fondamentale nella visione cristiana della Trinità che contempla in Dio il Padre, il Figlio e lo Spirito d’amore. Il Dio Trinità è comunione d’amore, e la famiglia è il suo riflesso vivente».
Santa Famiglia di Nazaret, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole di Vangelo e piccole Chiese domestiche. Amen.

 

Sabato, 31 dicembre 2022 – Settimo giorno dell’Ottava di Natale                                   Gv 1,1-18

«In principio»
Siamo giunti alla fine dell’Anno generalmente siamo portati a fare memoria delle grazie e i doni ricevuti insieme alle fatiche e agli eventi che hanno ritmato l’Anno che si chiude.
Il Vangelo, però, ci spinge oltre, ci invita a guardare al ‘principio’, all’inizio, all’origine, ossia a rileggere sì  gli eventi dell’anno vissuto con gli occhi della fede, ma anche a guardare con una luce nuova, che scaturisce dall’’Origine’, l’anno che inizia .
Ci invita a riflettere se veramente al ‘principio’ di ogni mio giorno, di ogni mia azione, ci sia il Verbo che illumina la mia vita; a vedere in tutto ciò che mi circonda la sua presenza;  a riconoscerlo negli eventi, così che la mia vita testimoni che sono figlio, figlia di Dio.  L’evangelista Giovanni, inoltre, ci ricorda che, in forza del Battesimo, abbiamo ricevuto grazia su grazia dalla pienezza di Dio e siamo chiamati a lasciarla trasparire dalle nostre persone in tutto ciò che facciamo perché la sua presenza nel mondo siamo noi.
A tutti auguriamo un Anno luminoso perché Dio vive attraverso di noi.