Sr. Maria Chiara Damato 

Senza-titolo-14

Vincenza e la sorella Teresina

 

La Venerabile Serva di Dio, suor Maria Chiara Damato – al secolo Vincenza -, nacque a Barletta (Bari) il 9 novembre 1909 da Luigi e Maria Dell’Aquila, ottava figlia di una numerosa famiglia. A 19 anni entrò nel Monastero delle Clarisse ad Albano Laziale (Roma), nel quale si consacrò al Signore il 1° novembre 1930. Visse una vita semplice ma eroica, nella carità, nella preghiera, nell’austerità, nell’intima amicizia con Cristo. Offrì la sua vita e le sue sofferenze per la Chiesa, per la santificazione dei sacerdoti e per le vocazioni. Consumata dalla malattia, si spense santamente nel sanatorio di Bari il 9 marzo 1948. Ora il suo corpo riposa nella chiesa del Monastero di Albano. È tuttora in corso la Causa per la sua Canonizzazione.
Il 2 aprile 2011 il Santo Padre Benedetto XVI ha firmato il decreto riguardante il riconoscimento delle virtù eroiche della Serva di Dio.
Con tale dichiarazione ufficiale, suor Maria Chiara viene proclamata Venerabile.

 

21 giugno 1918
Si iscrive all’Azione Cattolica, alla Confraternita delle Figlie del Cuore di Gesù e svolgerà l’apostolato di catechista nella Parrocchia della “Sacra Famiglia”.

7 settembre 1928
Dopo un’attenta verifica vocazionale, vagliata dal padre spirituale don Sabino Cassatella, e superate le resistenze familiari, Vincenza parte per il Monastero delle Clarisse di Albano che, per eventi storici, sono state accolte provvisoriamente nel palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Il 30 ottobre 1928 Vincenza inizia l’anno di postulato.

30 ottobre 1929
Riceve l’abito religioso e assume il nome di Sr. Maria Chiara di Santa Teresina. Svolge l’anno di Noviziato nel Monastero di Albano, ormai completamente ristrutturato e riscattato dalla Santa Sede a seguito della Soppressione degli Ordini Religiosi.

1° novembre 1930
Emette la Professione Temporanea e tre anni dopo, nella stessa data, la Professione Solenne.

1935
Risalgono a quest’anno i primi sintomi del male che porterà Sr. Maria Chiara alla morte. Per molti anni si trattò di una “grave anemia”, che la faceva soffrire molto.

P.Gioacchino

P. Gioacchino

26 dicembre 194
Scrive al fratello Padre Gioacchino comunicandogli di aver fatto l’offerta della propria vita per la pace del mondo unitamente all’intera Comunità, secondo la richiesta di Sua Santità Pio XII.

1° febbraio 1944
Alle ore 14,16 un terribile bombardamento colpisce il Monastero. In quel momento tutta la Comunità si trova nel Coro monastico per la celebrazione dell’Ufficio Divino. Quel giorno ben 15 Sorelle muoiono sotto le macerie. Sr. Maria Chiara, incolume, incoraggia e sostiene le altre. Le Clarisse superstiti sono trasferite nel palazzo di “Propaganda Fide” a Castel Gandolfo.

10 febbraio 1944
Il palazzo di Propaganda Fide è colpito dalle bombe. Molte le vittime, tra cui altre 3 Clarisse di Albano. Sr. Maria Chiara rimane ferita alla testa e alla spalla.

1° novembre 1944
Sr. Maria Chiara e le Sorelle superstiti fanno ritorno al Monastero di Albano gravemente danneggiato dalle bombe e vi alloggiano alla meglio.

4 novembre 1945
A Sr. Maria Chiara viene riscontrata una pleurite con sintomi allarmanti ai polmoni.

7 gennaio 1946
Affetta da TBC in atto, viene ricoverata all’ospedale “San Camillo” di Roma.

Marzo 1947
Un’infermiera inesperta le pratica un’iniezione endovenosa che le provoca febbre alta con inizio di setticemia e pericolo di morte. Inoltre si forma sul braccio destro un flemmone che viene inciso dal chirurgo, senza anestesia, per una lunghezza di 15 centimetri. Sr. Maria Chiara non si lamenta per il dolore e non vuole che si protesti contro l’infermiera, ma anzi la scusa.

25 luglio 1947
Sr. Maria Chiara, accompagnata da una postulante, fa sosta a Bari e, dopo una breve visita al fratello Padre Gioacchino, viene ricoverata ad Acquaviva delle Fonti (Ba).

Senza-titolo-12

Sr. M. Chiara al Sanatorio di Bari

3 agosto 1947
Si trasferisce al sanatorio “Domenico Cotugno” di Bari.

8 marzo 1948
Padre Gioacchino, dopo averle dato l’Eucarestia, amministra alla sorella l’Olio degli Infermi.

9 marzo 1948
Sr. Maria Chiara muore nel giorno e nell’ora da lei predetti. La mattina di questo giorno chiede e riceve ancora la Santa Comunione. Dopo, quasi rapita in estasi, esclama: «Senti, senti le campane! Oh, Gesù mi chiama, ha messo la mia testa sul Suo Petto! Che profumo! Quanti bei fiori! Aspettate che alle ore 13 avrò il giglio nelle mani!».

Alle ore 13, serenamente, reclinando il capo verso destra, Sr. Maria Chiara emette l’ultimo respiro.

10 marzo 1948
La salma viene trasportata dal sanatorio nella chiesa S. Antonio di Padova dei Frati Minori di Bari.

Corteo-funebre

Corteo funebre della salma di Sr. M. Chiara

15 marzo 1948
Per espressa volontà di Sr. Maria Chiara, viene tumulata nel cimitero di Albano.

29 novembre 1983
Apertura della Causa di Beatificazione della Serva di Dio Sr. Maria Chiara Damato.

8 marzo 1990
Chiusura della fase diocesana della Causa di Beatificazione.

Chiusura--fase-diocesana

Apertura del Processo di Canonizzazione presieduta da Mons. Mariano Magrassi

19 ottobre 1999
“Ricognizione Canonica” della salma della Serva di Dio: il corpo di Sr. Maria Chiara, riesumato, si è presentato alla vista delle Sorelle e di altri presenti completamente incorrotto e vestito dell’abito religioso. Da questo momento viene trasferita nella chiesa del Monastero.


2 aprile 2011
Il Santo Padre Benedetto XVI firma il decreto riguardante il riconoscimento delle virtù eroiche della Serva di Dio. Con questa dichiarazione ufficiale Sr. Maria Chiara è proclamata Venerabile.

 

15

Sarcofago contenente il corpo incorrotto di Sr. M. Chiara


11 agosto 2013
Dopo la Solenne celebrazione della festa di santa Chiara d’Assisi, presieduta dal nostro Vescovo Mons. Marcello Semeraro, alla presenza del Postulatore Mons. Sabino Lattanzio, di molti sacerdoti e fedeli, si è aperto ufficialmente il museo dedicato alla figura di Sr. M. Chiara Damato.

 

Il segreto della Santità
Come ha fatto suor Maria Chiara a diventare santa? Di fronte alla sua testimonianza di vita potremmo essere indotti a pensare che si è fatta santa proprio per la sua coraggiosa e generosa ascèsi. Ma, se leggiamo bene i suoi scritti e le testimonianze rilasciate a questo riguardo, potremo facilmente notare che ciò che veramente conta nella vita di suor Maria Chiara è il suo appassionato amore per Cristo e il desiderio di portare nel proprio Cuore più anime possibili. Se infatti avesse consegnato anche il corpo alle fiamme – per richiamare le parole di san Paolo – ma non avesse avuto la carità, il suo sacrificio sarebbe
valso a nulla.

B-LETTERA-001

Atto di consacrazione a Gesù manoscritto

A lei lo Spirito aveva suggerito di esprimere il suo amore per lo Sposo conformandosi pienamente a Lui nella via del patire, tanto che la sua preghiera era esplicita: «Gesù, mio Diletto, che io divenga una viva tua copia, che i tuoi lineamenti si riversino in me».

Suor Maria Chiara ha amato come Lui ha amato. Da qui il suo amore per le Sorelle del monastero, il servizio premuroso per ognuna di esse a cominciare dalle più giovani, il suo impegno generoso per l’edificazione della Fraternità …

Ha fatto propri gli interessi di Lui. Da qui il desiderio appassionato di farsi vittima con Lui per cooperare alla salvezza dell’umanità dai volti concreti: quelli dei peccatori, dei poveri, dei popoli in guerra. Da qui la volontà di contribuire alla santità delle persone consacrate, dei sacerdoti, dei missionari …

La santità di suor Maria Chiara è stata l’unica santità possibile, la piena conformazione a Cristo Gesù fino ad essere come Lui: immolata sulla croce per l’umanità intera. È la santità possibile a tutti, anche se il modo di seguire Gesù e di essere simili a Lui non sarà lo stesso di quello di Suor Maria Chiara.
Lei lo ha seguito come le veniva suggerito dallo Spirito Santo.
(tratto da: La “perfetta letizia” di Maria Chiara Damato, di Fabio Ciardi )

 

Preghiera per ricevere grazie  per intercessione della Venerabile Serva di Dio suor Maria Chiara Damato

srmchiara - riragliata

Dipinto di Casentini


Dio, che sei Amore,

fonte di vita e origine di ogni bene,
ti ringraziamo per aver chiamato suor Maria Chiara a seguire Gesù.
Con gioia e totale dedizione ha condiviso il suo cammino

giungendo, come Lui, a dare la vita per i fratelli e le sorelle.
Libera e povera, riconobbe in Te il suo Dio e il suo Tutto e,
rispondendo con il suo amore al tuo Amore infinito,
divenne esempio di carità ardente e di intensa preghiera.
Ora, degnati di glorificarla sulla terra,
perché tutti conoscano
quello che Tu puoi compiere in quanti con fiducia si affidano a Te
e da Te si lasciano guidare.
Per sua intercessione,
cura le nostre ferite,
lava i nostri peccati,
accendi in noi il fuoco del tuo Amore
e concedici la grazia di poterla imitare.
Amen.

 

 


Sr. M. Chiara Damato Venerabile
 (pdf)

La perfetta letizia di Chiara Damato (doc)

 

Per conoscere meglio suor Maria Chiara Damato:

BIOGRAFIA

Fabio Ciardi, Il fascino del chiostro.
Maria Chiara Damato, Città Nuova, Roma, 1998

 

Per comunicare grazie, richiedere preghiere, biografie, ecc. della Venerabile suor Maria Chiara Damato rivolgersi a:

Sorelle Clarisse
Monastero “Immacolata Concezione”
Piazza Pia, 3 – 00041 Albano Laziale (RM)
tel. 06-9320221
ore 08.30 / 12.30 – ore 15.30 / 17.30
e-mail: clarissealbano13@gmail.com