Domenica, 4 dicembre  2022                                                                                                                                       Mt 3,1-12

“Convertitevi…”
È questo l’annuncio forte proclamato da Giovanni: “Ecco il Signore si dona a voi, accoglietelo! Aprite il vostro cuore, lasciatevi amare e imparate ad amare”. In fondo la meta della conversione è proprio questa: lasciare che lo Spirito agisca in noi, mentre noi siamo sempre tentati di fare. Maria ci è di esempio, la serva del Signore ha permesso allo Spirito di prendere dimora in lei e così è nato Gesù.

Lo Spirito è sempre unito al Figlio: ciò significa che, accogliendo lo Spirito, accogliamo la Trinità, entriamo in quel circolo di amore che è accoglienza e dono reciproco, dove il centro non è più il mio io, ma l’altro. In quel giorno, o meglio, oggi, se diciamo sì, il lupo dimorerà insieme con l’agnello, il leopardo si sdraierà accanto al capretto, il vitello e il leoncello pascoleranno insieme…

 

Lunedì, 5 dicembre 2022                                                                                                                                        Lc 5, 17-26

“Vedendo la loro fede, disse: «Uomo ti sono perdonati i tuoi peccati»”.
Fanno eco a queste parole due versetti della lettera di Giacomo: “Chi è malato, chiami presso di sé i presbiteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati” (Gc 5,14-15). Gesù ha donato tutto alla Chiesa, anche il potere di rimettere i peccati, di donare la salvezza. Ed è per questo che si è incarnato, per renderci come lui: figli nel Figlio.

 

Martedì, 6 dicembre 2022                                                                                                                                     Mt 18,12-14

“Non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella smarrita?”
A ben pensare, probabilmente nessuno farebbe una cosa del genere, piuttosto cercherebbe di custodire meglio le novantanove rimaste per evitare che qualche altra vada perduta. Ma Dio non è così; l’amore non è così: infatti o è esagerato oppure non è amore! E qui l’esagerazione sta nell’amare ciascuna di quelle pecore, una ad una. Non è perché ne abbiamo novantanove che possiamo fare a meno di quell’una!
Ciascuno di noi è prezioso agli occhi di del Padre e lui vuole che nessuno vada perduto, per questo ha donato a noi suo Figlio, perché in lui tutti possiamo giungere alla salvezza.
Anche noi non possiamo stare tranquilli finché c’è un fratello o una sorella che si sono smarriti, che sono lontani, perché sono parte di me, membra del mio stesso corpo – la Chiesa – e io devo prendermene cura.

 

Mercoledì, 7 dicembre 2022                                                                                                                               Mt 11,28-30

Dio ha liberato il suo popolo dalla schiavitù d’Egitto e da ogni sopraffazione. Ma questo non è bastato per rendere libero l’uomo: è stata necessaria l’Incarnazione. Gesù viene e opera una liberazione più profonda, distruggendo l’eterno oppressore dell’uomo: il diavolo. Infatti, libera l’uomo dalla morte e dal peccato.
Gesù viene nel mondo, assume su di sé la nostra umanità, il nostro giogo – non siamo più soli a portarne il peso – per redimerla; noi da soli non saremo mai potuti tornare al Padre, ma Gesù, fattosi uomo, ridona la dignità di figlio alla nostra umanità. Ecco che la sua mitezza, la sua umiliazione – da ricco che era umiliò se stesso assumendo la condizione di servo – ci hanno reso realmente liberi, capaci di amare come anche noi siamo amati gratuitamente.

 

Giovedì, 8 dicembre 2021 – Immacolata concezione della B.V. Maria                    Lc 1,26-38                                                  

“Rallegrati, piena di grazia, il signore con te”
L’angelo Gabriele si rivolge a Maria con il comune saluto greco chàire che nel suo significato originario rimanda al verbo rallegrarsi, essere nella gioia. Questo saluto richiama le antiche profezie. Maria è la figlia di Sion nella quale si compiono le attese di Dio su Israele. In lei Dio trova finalmente una donna disposta ad accogliere il suo sogno di venire ad abitare tra gli uomini. Accogliendo il progetto di Dio, in lei si compie quel che era stato preannunciato a Israele: “Non temere, il Signore in mezzo a te è un salvatore potente” (Sof 3,17).
Maria ci ricorda che Dio cerca persone capaci di ascolto e ci invita all’accoglienza libera e piena di amore del sogno di Dio su ciascuno di noi, per il bene di tutta l’umanità. Come lei, attraverso l’ascolto, anche noi possiamo incarnare la Parola di Dio.

 

 Venerdì, 9 dicembre 2022                                                                                                                               Mt 11,16-19

 La storia si ripete. Come ci ricorda il profeta Isaia, il popolo di Israele ha sempre dato risposta negativa ai benefici con cui Dio lo ha colmato di attenzioni. È così anche ai tempi di Gesù, infatti il Vangelo ci ricorda che il popolo come non ha accolto il rigido ascetismo di Giovanni Battista, così non accoglie l’accondiscendente umanità di Gesù.
“Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che compie”. Nonostante il contunuo rifiuto il Padre non si stanca e non ritira le sue promesse, infatti invia il Figlio. E Gesù, il quale compie sempre ciò che piace al Padre, continua ad operare prodigi e miracoli, a donare misericordia, ad annunciare a tutti l’amore infinito del Padre, fino a donare la sua stessa vita.
Tanto ci è donato; quanto noi siamo disposti ad accogliere e restituire?

 

 Sabato, 10 dicembre 2022                                                                                                                              Mt 17,10-13

 “…Gli scribi dicono …Sì verrà …ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’avete riconosciuto”.
Gesù, ancora una volta, ribadisce come lui non sia venuto ad abolire la Legge e i Profeti, ma allo stesso tempo ci aiuta ad entrare dentro la Legge, a comprenderne il vero significato: qui si rivela anche la vera identità del Battista. Solo grazie a Gesù, solo con lui possiamo veramente assumere uno sguardo capace di penetrare i misteri del regno. Solo con lui e grazie a lui possiamo leggere in profondità e verità gli eventi della vita quotidiana e riconoscere in ogni cosa l’amore provvidente del Padre per noi.
Non fermiamoci all’apparenza, ma con l’aiuto dello Spirito Santo cerchiamo di leggere in profondità la storia.