Domenica, 31 luglio 2022                                                                                                  Lc 12,31-21

«Cercate le cose di lassù»
Questo richiamo di san Paolo ai Colossesi è un invito a vivere la quotidianità con il cuore di Dio, libero dai beni e dagli interessi temporali perché, come ricorda Gesù nel Vangelo, la nostra vita non dipende da ciò che possediamo ma a Chi apparteniamo. Oggi, giorno in cui ricordiamo sant’Ignazio di Lojola che è stato un grande maestro di discernimento spirituale, chiediamo al Signore il dono dello Spirito Santo affinché possiamo discernere l’essenziale dal superfluo.

Vogliamo avere un preghiera particolare per il nostro don Gualtiero che oggi sarà consacrato arcivescovo della diocesi di Monreale affinché il Signore lo assista e lo guidi nel nuovo servizio alla Chiesa che gli è stata affidata in Sposa.

 

Lunedì, 1° agosto 2022                                                                                                     Mt 14,13-21

«Date loro voi stessi da mangiare!»
È l’imperativo di Gesù ai suoi discepoli. Lui stesso è il corpo dato per noi, cibo che riceviamo e offriamo a tutti. Ciò che Gesù compie con la moltiplicazione dei pani e dei pesci è anticipo di quello che compirà nell’ultima cena e che i suoi discepoli sempre faranno in memoria di Lui.
«Chi mangerà di me, vivrà per me» ricorda l’evangelista Giovanni riportando le parole del Maestro. Ed è proprio nutrendoci del corpo e del sangue di Gesù, insieme all’ascolto della sua Parola, che diveniamo capaci di ‘dare noi stessi’ ai fratelli e alle sorelle  perché mossi da viscere di misericordia e amore, pronti a donare tutto andando incontro alle necessità di coloro che ci circondano.

 

Martedì, 2 agosto 2022 – Santa Maria degli Angeli                                                 Lc 1,26-33

«In me è ogni grazia di via e verità, in me ogni speranza è virtù»
Oggi, per l’intera famiglia francescana è una grande festa perché san Francesco d’Assisi chiese e ricevette dal Papa, proprio per la minuscola chiesetta di Santa Maria degli Angeli, conosciuta come Porziuncola, il famoso ‘perdono di Assisi’. Lungo il corso del tempo venne esteso ad ogni chiesa francescana e ad oggi anche ad ogni parrocchia nella domenica più vicina al 2 agosto. Veramente, come abbiamo ascoltato nella prima lettura di questa festa e nel Vangelo, Maria è la piena di grazia, è colei dalla quale possiamo tutto. E qual è la grazia più grande se non quella del perdono di Dio? Ringraziamo il Padre delle misericordie perché, per intercessione di Maria, abbiamo l’occasione di ricevere il super dono della comunione con Lui, Signore della vita.

 

Mercoledì, 3 agosto 2022                                                                                                  Mt 15,21-28

«Donna, davvero grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri»
È l’esclamazione di Gesù davanti alla donna pagana che ottiene di ricevere la guarigione della figlia indemoniata grazie alla sua fede rocciosa che non si è fermata davanti al silenzio e alla risposta di Gesù, che ai nostri occhi può sembrare dura. Ella ottiene ciò che chiede perché chiede con umiltà, senza pretendere il miracolo, ma con la consapevolezza che Gesù è venuto nel mondo perché tutti ricevano in dono la salvezza.
Chiediamo anche noi al Signore la fede di questa donna. Una fede che resiste ad ogni avversità facendoci uscire dalle nostre resistenze, andando incontro a Gesù per nutrirci del pane dei figli che è l’Eucaristia.

 

Giovedì, 4 agosto 2022                                                                                                       Mt 16,13-33

«Gesù cominciò a spiegare che doveva andare a Gerusalemme e soffrire e venire ucciso e risorgere il terzo giorno»
Il vangelo odierno ci mette in sintonia con ciò che dicevamo ieri sulla fede in quanto la fede inizia dove noi smettiamo di mettere in questione il Signore e accettiamo di essere messi in discussione da Lui, come gli apostoli a cui Gesù chiede: Voi chi dite che io sia? Accogliendo questa domanda ci apriamo al mistero della sua persona.
La fede, infatti, è responsabilità, ci abilita a rispondere al Signore che interpella. Lasciamoci interrogare da Lui e rispondiamo secondo quanto ci suggerisce lo Spirito Santo. Nella misura in cui accogliamo le sue domande gli permettiamo di rivelarci la sua vera identità di Figlio di Dio che si manifesta pienamente proprio attraverso la sua passione, morte e risurrezione perché Gesù è il crocifisso risorto. Anche gli apostoli, prima dell’evento pasquale erano intimoriti da questo annuncio, dopo l’esperienza della Pasqua non solo hanno compreso chi è Gesù ma hanno fatto dello stesso annuncio l’annuncio di tutti i tempi che ancora oggi ci converte a Dio e ci rende figli suoi.

 

Venerdì, 5 agosto 2022                                                                                                         Mt 16,24-28

«Quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero ma perderà la propria vita?»
Il vangelo di oggi è la continuazione di ieri e ci aiuta a comprendere meglio la differenza e la conseguenza del pensare secondo Dio o secondo gli uomini.
Se pensiamo e agiamo secondo gli uomini la nostra vita è già morta, perché incapace di amore che si fa’ dono per gli altri. Chi, invece, pensa e agisce come Dio, seguendo le orme di Gesù, ossia amando fino al dono totale di sé, passa dalla morte alla vita (cfr. 1Gv 3,14): ha già ora la vita che non muore in eterno.
Gesù ci ricorda che la vita non si può comprare  con i soldi o chissà con quali altri mezzi. Essa è un dono e solo in quanto donata, resta viva. Ecco perché lo scandalo della croce è secondo il modo di pensare di Dio potenza
e sapienza di Dio.

 

Sabato, 6 agosto 2022 – Trasfigurazione del Signore                                                 Lc 9,28b-36

«Mentre pregava il suo volto cambiò di aspetto»
Ieri il vangelo terminava dicendo che  alcuni dei presenti, gli apostoli, non avrebbero visto la morte prima di vedere il Figlio dell’uomo venire nel suo regno.
Oggi la festa della trasfigurazione del Signore, proprio attraverso Pietro, Giacomo e Giovanni anche noi possiamo vedere il Figlio di Dio venire nel suo regno, ossia, possiamo entrare nella vita di Dio imparando a contemplare la realtà da un punto di vista ‘altro’, quello di Dio.
Questo sguardo ci viene dato in dono se facciamo della preghiera il luogo della relazione con Dio e, come ci ricorda san Pietro, se volgiamo l’attenzione, potremmo tradurre, se ci convertiamo alla Parola, se obbediamo ad essa lasciando che giorno dopo giorno illumini la nostra vita, a volte oscura, lasciando che lo Spirito Santo trasfiguri anche la nostra esistenza.